giovedì 10 febbraio 2011

ARMI, CORAZZE, ED EQUIPAGGIAMENTO

ACCELERATORI DI MASSA

Gli acceleratori di massa possono spingere un proiettile metallico solido usando delle forze di attrazione e repulsione elettromagnetica controllate con estrema precisione. Il proiettile è progettato per appiattirsi o frantumarsi all'impatto, aumentando l'energia cinetica trasferita al bersaglio. In caso contrario non farebbe altro che aprire un piccolo foro d'ingresso, infliggendo danni modesti.
La tecnologia degli acceleratori è stata rivoluzionata dall'elemento zero. Un proiettile alleggerito da un campo di forza può essere accelerato a una velocità maggiore, di gran lunga superiore a quelle raggiungibili in precedenza. Se accelerato a una velocità abbastanza elevata, un semplice proiettile a frammentazione può avere lo stesso impatto distruttivo di un'arma nucleare.
Non bisogna dimenticare, tuttavia, che gli acceleratori di massa producono un contraccolpo pari all'energia dell'impatto. Sebbene venga attenuato dai campi di forza in cui sono sospesi i proiettili, il contraccolpo è ancora il principale fattore che limita la velocità dei proiettili.

ARMI LEGGERE

Le armi da fanteria moderne sono acceleratori di massa miniaturizzati che utilizzano campi a riduzione di massa e la forza magnetica per accelerare i proiettili fino a velocità letali. Quasi tutte le armi sul campo di battaglia offrono varie funzioni, dalla mira assistita agli "incisori" di proiettili, che possono generare migliaia di colpi da un piccolo blocco di metallo interno.
Quando si pensava che la tecnologia nell'ambito delle armi portatili avesse raggiunto l'apice, i Geth hanno cambiato le carte in tavola. Analizzando matematicamente i propri registri di battaglia, i Geth hanno stabilito che nell'epoca delle barriere cinetiche gran parte degli scontri a fuoco sono vinti dalla fazione in grado di mandare a segno i colpi più velocemente degli avversari. Il problema è la necessità da parte dei combattenti di sparare lentamente per gestire la dispersione del calore, o di cessare totalmente il fuoco per raffreddare l'arma.
Per risolvere questa inefficienza, i Geth hanno inventato le clip termiche, essenzialmente dei pozzi di calore rimovibili. Inizialmente i produttori di armi organici si sono dimostrati piuttosto scettici, ma alla prova dei fatti un soldato ben addestrato può espellere e cambiare le clip termiche in meno di un secondo. Di fronte alla superiore potenza di fuoco nemica, gli eserciti organici hanno seguito l'esempio dei Geth, tanto che oggi i campi di battaglia sono disseminati di clip termiche.

BARRIERE CINETICHE ("SCUDI")

Le barriere cinetiche, chiamate comunemente "scudi", forniscono protezione contro gran parte delle armi ad accelerazione di massa. Che vengano installate su una nave o sulla corazza di un soldato, il principio base del loro funzionamento è il medesimo.
Le barriere cinetiche sono dei campi di forza repulsivi proiettati da una serie di emettitori. Possono deviare piccoli oggetti scagliati ad alta velocità, come proiettili o altri oggetti pericolosi, ma consentono al tempo stesso di sedersi senza allontanare la sedia, ad esempio.
Le barriere cinetiche sono inefficaci contro le temperature estreme, gli agenti tossici e le radiazioni.

CORAZZA PROTETTIVA

Le tute da combattimento moderne offrono un sistema di protezione a "tre livelli": scudi, corazza e autoriparazione. Lo strato più esterno è creato da proiettori di barriere cinetiche che rilevano gli oggetti ad alta velocità in arrivo e generano degli scudi deflettori, sempre che le celle energetiche siano abbastanza cariche.
Se un proiettile o un altro oggetto supera la barriera, entra in gioco il tradizionale strato corazzato. Una tuta sigillata di tessuto balistico non poroso fornisce protezione cinetica e ambientale, rinforzata con piastre in ceramica leggere nelle zone che non richiedono flessibilità o che necessitano di ulteriore protezione, come il petto e la testa. Se la corazza viene colpita da armi a energia diretta, le piastre evaporano o sublimano senza ustionare l'indossatore.
L'ultimo livello di protezione è garantito dai computer a microframe della tuta, i cui rilevatori di input sono integrati nell'intera superficie del tessuto. Questi dispositivi gestiscono il sistema di autoguarigione, in grado di trovare eventuali squarci e, nel caso questi possano mettere a rischio la carne viva sottostante, di sigillare l'area con medi-gel sterile e non conduttivo. In questo modo è possibile tamponare le ferite minori e chiudere fori che potrebbero rivelarsi fatali in ambienti tossici o nel vuoto spaziale. Molti soldati non apprezzano molto la "seconda pelle" che spruzza medi-gel senza preavviso, ma è pur vero che l'implementazione di questo sistema ha ridotto sensibilmente le perdite in battaglia.

MEDI-GEL

Il medi-gel è la sostanza più utilizzata da medici, paramedici e personale militare in casi di emergenza.
Oltre a fungere da anestetico locale, è anche un efficace agente coagulante e disinfettante. Una volta applicato, il gel aderisce saldamente alla ferita finché non viene sottoposto a una particolare frequenza di ultrasuoni. E' immune ai liquidi (come il sangue), ai contaminanti e alle sostanze gassose.
Il medi-gel è un tipo di plasma geneticamente modificato creato dalla megacorporazione biotecnologica Sirta Foundation. Pur violando le leggi del Consiglio nell'ambito dell'ingegneria genetica, il medi-gel non è ancora stato messo al bando per via della sua indiscutibile utilità.