lunedì 14 febbraio 2011

FUNZIONAMENTO PORTALI GALATTICI

I portali galattici sono l'apice raggiunto dalla tecnologia dei Prothean, impossibile da replicare per qualsiasi specie moderna. Queste gigantesche strutture sparse in tutta la galassia generano dei corridoi di spazio dove la massa diventa praticamente assente, che consentono uno spostamento istantaneo tra sistemi raggiungibili con anni o secoli di viaggio usando i normali motori iperluce.
I portali primari possono trasportare le navi a migliaia di anni luce di distanza, spesso addirittura in un altro braccio a spirale della galassia, ma sono collegati a un unico portale primario. I portali secondari, invece, consentono di spostarsi "solo" di qualche centinaio di anni luce, ma hanno il vantaggio di essere "omnidirezionali" (cioè possono inviare le navi verso qualsiasi altro portale secondario nel raggio d'azione).
Esistono molti portali galattici primari che non sono stati ancora attraversati, almeno finchè non verranno trovati i portali di destinazione. Infatti, le civiltà più avanzate non vogliono rischiare di aprire un portale da cui potrebbe arrivare una nuova specie ostile.

CAMPI DI FORZA

Se percorso da una scarica di corrente elettrica, l'elemento zero può aumentare o ridurre la massa di un volume spazio-temporale. Se la corrente è positiva, la massa viene aumentata; se la corrente è negativa, la massa diminuisce. Più potente è la scarica elettrica, maggiore è l'intensità del campo di energia oscura prodotto.
Nello spazio, i campi che riducono la massa consentono il viaggio iperluce e lo spostamento rapido ed economico dalla superficie all'orbita dei pianeti. I campi che aumentano la massa, invece, possono creare una gravità artificiale e allontanare i detriti spaziali dalle navi.
In ambito industriale, riducendo o aumentando la massa si possono creare rispettivamente leghe metalliche più uniformi o materiali per l'edilizia più resistenti.
Le forze armate usano ampiamente queste tecnologie per migliorare la mobilità dei veicoli d'assalto in prima linea. I campi di distorsione sono anche essenziali per generare barriere cinetiche o scudi per proteggersi dal fuoco nemico.

ELEMENTO ZERO ("EEZO")

Quando viene percorso da una scarica di corrente elettrica, questo raro materiale noto come elemento zero ("eezo") emette un campo di energia oscuta che aumenta o riduce la massa di tutti gli oggetti presenti al suo interno. Questo effetto può essere usato per generare una gravità artificiale, per fabbricare materiali edilizi estremamente resistenti e per moltissime altre applicazioni, anche se viene utilizzato prevalentemente per consentire il viaggio spaziale iperluce.
L'eezo viene prodotto quando un corpo solido, come un pianeta, viene influenzato dall'energia di una stella che diventa una supernova. Per questo è molto comune nelle fasce di asteroidi che orbitano intorno alle stelle a neutroni e alle pulsar. Queste regioni sono molto inospitali e pericolose per gli esseri organici, quindi le attività minerarie richiedono un uso intensivo di sistemi automatizzati e teleguidati, oltre che adeguatamente schermati. Solo poche megacorporazioni possiedono le risorse finanziarie per avviare l'estrazione di questa preziosa materia prima.
L'umanità scoprì l'eezo raffinato in una stazione di ricerca prothean su Marte. Senza questa scoperta, non avrebbe mai potuto creare i campi di distorsione e sviluppare il viaggio iperluce.